Trekking Alpi Cozie

“Monviso – Val di Susa”

20/27 Agosto 2022

Le Alpi Cozie occupano gran parte del settore occidentale dell’arco alpino, comprendendo alcune delle vette più famose al mondo. Si originano al Colle della Maddalena (o Col de Làrche, 1996 m), alla testata delle Valli Stura (Italia) ed Ubayètte (Francia). Il settore interessato dalle escursioni è compreso tra il Monviso e la Val di Susa. L’imponente mole rocciosa del Monviso (3841 m), è ben visibile da quasi tutta la Pianura Padana per l’altezza nettamente superiore rispetto al resto dell’arco alpino. Oltre il Monviso, come se qui la natura avesse esagerato, la cresta si abbassa quasi subito considerevolmente e, dopo la Cima delle Lobbie (3100 m), si mantiene a 2300 – 2400 m, per poi assumere tratti quasi collinari fino a Saluzzo. Oltre le rocciose cime alla testata della Valle Po, lo spartiacque si abbassa sotto i 3000 m all’altezza della Val Pèllice, per poi risalire gradatamente allorchè volge decisamente ad Ovest, alla breve testata della Val Germanàsca. Avvolge poi l’ampissimo bacino della Dora Ripària (Valle Susa), originando anche alcuni contrafforti rocciosi sui 3300 m (uno importante, in territorio francese, è dominato dal Pic de Rochebrune 3325 m e segna il confine fra i bacini del Guil e della Durance propriamente detta). Un notevole abbassamento di quota dà origine alla zona sciistica dei Monti della Luna, che digrada dolcemente fino al Colle del Monginèvro (1854 m). Di qui la cresta si innalza nuovamente oltre i 3000 m e, giunta in corrispondenza del Col del Frejus, si dirige nuovamente verso Est con cime che presentano anche piccoli fenomeni glaciali fino all’importante valico del Colle del Moncenìsio (che mette in comunicazione la Valle Susa con la Valle dell’Arc), limite Nord della catena.


Programma


sab 20 agosto

Partenza dal Terminal Bus Benevento (ore 6),  fermata a Caianiello (ore 7.00). Eventuali altre fermate lungo il percorso (solo uscita e rientro in autostrada) – Arrivo a Sauze d’Oulx (sera).

Cena e Pernottamento in Albergo.


dom 21 agosto

Fenestrelle

(Giro ad anello) – Forte – Puy – Usseaux

Percorso ad anello che prende il via dal centro di Fenestrelle (è possibile parcheggiare presso il centro informazioni turistiche del paese), passa per il forte di Fenestrelle, il borgo abbandonato di Puy e i paesi abitati di Pequerel, Usseaux e Laux (questi ultimi due inseriti nella lista dei borghi più belli d’Italia).

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


lun 22 agosto

Monviso

“Sorgenti del PO” – Pian del Re (2020 m)

Dopo una rapida visita alle sorgenti del Po, situate nella porzione meridionale del pianoro, la traversata prosegue salendo lungo l’evidente sentiero che si sviluppa sul versante sinistro orografico della valle. Lasciato sulla destra il bivio che porta al Colle della Gianna e sulla sinistra le indicazioni per il Lago Superiore e il Rifugio V. Giacoletti, il percorso giunge con ampi tornanti al Pian Armoine (2500 m), dove si incontra il bivio per l’omonimo colle. Il sentiero compie poi un traverso sotto le grandi pareti che caratterizzano le pendici del Monte Meidassa, fino all’incrocio con il Sentiero del Postino (2600 m), al quale si continua a procedere in salita in direzione di Pian Mait (2720 m).

L’ultimo tratto di salita attraversa una vasta pietraia, spesso coperta da un nevaio fino ad estate inoltrata, in cui sono ancora visibili le matasse di filo spinato abbandonate dopo l’ultima Guerra Mondiale. Ripidi tornanti conducono ad una casermetta (2820 m) e poi al bivio per il Buco di Viso, raggiungibile a poche decine di metri sulla destra (2860 m). L’antico tunnel è tutt’oggi percorribile e permette di guadagnare rapidamente il versante francese, meglio se con l’aiuto di una torcia. In alternativa, è possibile proseguire in salita sul sentiero principale fino al Colle delle Traversette (2950 m), da dove si gode una splendida vista sul Queyras e sull’alta Valle Po. Il Ritorno, si segue lo stesso percorso dell’andata.

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


mar 23 agosto

Monte Chaberton

La strada risale nel bel lariceto con pendenza moderata per circa due km, fino ad incontrare, al limitare del bosco, il sentiero che proviene da Clavière sulla destra che scende come pista verso Granges-les-Baisses. Dopo un ripido strappo, s’ignora la deviazione a sinistra che porta al Colle dei Trois Frères Mineurs e si procede in piano sull’ampio fondovalle fino in prossimità della partenza di una seggiovia. Da qui il sentiero attraversa il torrente (tratto mal segnalato a causa di un’alluvione del 2009) e risale ripido l’opposto versante fino a passare in prossimità dei ruderi di un piccolo edificio in località Sette Fontane (mt 2263, h 1.15).Il sentiero continua a salire ripido e con fondo malagevole su sfasciumi in un ambiente aspro e privo di vegetazione caratterizzato da profonde incisioni erosive nelle rocce dolomitiche.Con numerosi cambi di direzione si giunge infine al Colle dello Chaberton (mt 2674, h 2.30).

Si prosegue sull’ampia cresta detritica lungo la strada militare e con molti tornanti e in modesta pendenza si raggiunge la piatta sommità, spianata durante i lavori di costruzione della batteria per fungere da spalto naturale alla fortificazione (mt 3131, h 4). Straordinario panorama a 360° su tutte le vette della Francia, gran parte del Piemonte e della Valle d’Aosta. Ritorno dallo stesso sentiero della salita.

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


mer 24 agosto

Sentiero degli Orridi

È un sentiero particolare ed affascinante perché è un percorso di media montagna che, una volta attestato in quota, collega l’Orrido di Foresto (Bussoleno) a quello di Chianocco. Questo sentiero permette Percorso di media montagna che, una volta attestato in quota, con alcuni sali e scendi si sposta attraverso l’orrido di Chianocco per raggiungere il particolare ambiente dell’orrido di Foresto. Il percorso, nelle sue tratte di salita e trasferimento è un misto di asfalto e strade sterrate, i single track invece richiedono attenzione e una buona capacità tecnica per percorre in sicurezza e divertendosi. Consigliata una piccola deviazione nella borgata di Foresto a visitare il canyon scavato dalle acque, una stretta gola molto suggestiva sede anche della Ferrata dell’Orrido.

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


gio 25 agosto

Sentiero dei Forti – Moncenisio

La montagna, oggi interamente compresa in territorio francese, è collocata sullo spartiacque Dora Riparia-Arc e si colloca nell’area che l’Italia cedette alla Francia con il Trattato di Parigi del 1947. La via normale percorre la lunga rotabile militare che dalla diga del Moncenisio sale fino alla vetta della montagna. Dal piazzale della Grand Croix, si segue la sterrata che passa a fianco dei ruderi del paese, e si attraversa il piano erboso adibito a pascolo. Poco prima del termine si incontra una sterrata a sinistra, ancora in piano, e poi in salita a destra con un tornante, seguendola si perviene al piazzale sotto il Fort de Variselle. Si continua salendo a sinistra, ignorando la deviazione per quest’ultimo, fino al secondo bivio della diga, da dove si prosegue ancora a sinistra salendo fino alla sbarra che vieta il transito ai veicoli. Qui inizia la strada militare che conduce in cima al Forte Malamot, per circa 10 km. Il primo tratto, un traverso e i seguenti tornantini, è quasi d’obbligo percorrere interamente la strada, fino ad un bel pianoro, dove una evidente traccia di sentiero, attraversa il valloncello evitando il giro più largo a destra che compie la strada. Alternando tratti di sentiero ad altri di carrozzabile, si arriva al grosso ripiano di quota, con un rudere, subito dopo il quale a sinistra inizia la carrareccia per il Lago Bianco. (2600 m) Si riprende la salita a destra, quasi interamente sul percorso della strada senza possibilità di scorciatoie, sino ad un colletto erboso nei pressi di alcune postazioni militari Ricoveri del Giaset. (2650 m) Qui la strada prosegue con tre tornantini fino al lungo rettilineo che conduce all’ingresso del Forte Malamot, ancora parzialmente visitabile con cautela. La cima della montagna, Pointe Droset, è posta alcune centinaia di metri più ad ovest, ed è facilmente raggiungibile. Si sale la scalinata sopra il forte entrando nella torretta, la si attraversa, e si prosegue sul facile crestone di detriti, sino all’allungata cima, caratterizzata da diversi grossi ometti di pietra. Sulla cima della montagna nel 1889 fu costruita una massiccia caserma difensiva progettata per contrastare un possibile attacco francese nella zona del sottostante Lago Bianco. Dalla cima. Per lo stesso percorso si ridiscende fino al pianoro posto sotto al Malamot. Da qui si prosegue con un sentiero diretto a Nord del quale, poco dopo, se ne perdono le tracce. In ogni caso si deve procedere mantenendo la direzione Nord, fino ad incontrare un traliccio dell’alta tensione, dopo il quale si intravedono le tracce che scendono a zig zag. Si prosegue per il pratone, ora con il tracciato più evidente e qualche raro ometto, ci si porta poi verso il limite destro raggiungendo i margini superiori di una valletta fino ad incrociare il Fuoco 10 dal quale si scende gradatamente fino a intravedere uno sperone erboso che si percorre in cresta. L’ultimo tratto di discesa fino ai resti della Fortezza Pattacreuse (2395 m) è ripido e sdrucciolevole. Visitato i ruderi della struttura, non resta che seguire semplicemente la strada militare che la lascia, a tratti ancora in ottimo stato di conservazione, con i notevoli muretti a secco di sostegno e di protezione allo stesso. Fatte le numerose svolte, verso il fondo è possibile praticare alcune scorciatoie che conducono ad un caratteristico ponte in muratura sul ruscello della valletta. Piegando a destra si percorre poi un lungo tratto in piano che conduce al bivio per il Forte Malamot (2040 m). A seguire rientro per l’itinerario di salita.

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


ven 26 agosto

Parco Naturale Bosco di Salbertrand

(Monfol – Col Blegier – Assietta)

Camminare nel Gran Bosco di Salbertrand: L’Anello di Monfol. Un percorso ad anello con partenza da Monfol, presso Sauze, consente di entrare nel cuore della foresta e di apprezzare le differenze tra l’abete bianco e l’abete rosso (che ne costituiscono la zona centrale) e tra il larice ed il cembro, che paiono competere nella zona più alta dove ancora sembrano risuonare gli echi di antichi fatti d’arme, come la celebre Battaglia dell’Assietta tra Piemontesi e Francesi. Da Monfol si cammina su uno sterrato fino a 1745 m, dove la strada è sbarrata. Ignorata una deviazione per Salbertrand, si inizia a salire: si trascura una seconda deviazione (a sinistra, per Gr. Randuin) e si raggiunge un colletto (1800 m. ca.). Superata la deviazione per Enfer (a destra), a quota 2250 m si svolta a sinistra, seguendo l’indicazione “Strada dei cannoni-Assietta” e trascurando il tracciato per il Col Blegier. La stradina diviene un sentiero di aghi: giunti a 2280, si esce dal bosco. Superato un torrentello ed un’impennata del sentiero, si incontra un bivio chiaramente segnalato (cartelli in legno). Si segue il sentiero GTA che scende a valle per la massima pendenza, trascurando il tracciato che si dirige verso la Testa dell’Assietta. Non si scollina ma si piega a sinistra. Presto ci si imbatte in un terzo bivio: si sale seguendo l’indicazione Col Blegier-Assietta. A circa 2015 m. s’interseca un tratturo che proviene dall’Alpe Le Selle: lo si segue, salendo di una ventina di metri e si raggiunge l’alpeggio, da dove inizia una carrareccia che, con numerosi tornanti, raggiunge l’inizio della borgata Montagne Seu. Si lascia a destra la frazione e si segue lo sterrato, in leggera e graduale salita: si supera un dislivello di circa 100 metri, toccando 1880 m. La carrareccia scende, quindi, piuttosto dolcemente, ricongiungendosi all’itinerario percorso all’andata, in prossimità del bivio per il Col Blengier-Assietta e tornando, infine, a Monfol.

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Pranzo a sacco, Pernottamento, Colazione e Cena in Albergo


sab 27 agosto

Partenza per Benevento

Sauze d’Oulx (mattina) – Arrivo al Terminal Bus Benevento (sera)


Note sul viaggio:

  • Viaggio e spostamenti in Pullman per raggiungere le località dove si effettueranno le escursioni;;
  • Sistemazione in camere doppie, mezza pensione (colazione e cena) in hotel in Val di Susa (7 notti);
  • Il pranzo a sacco è a carico dei partecipanti;
  • n. 6 escursioni;
  • Il programma può subire variazioni e non è contestabile;
  • Nella quota di partecipazione non sono compresi i biglietti d’ingresso a mostre e musei, i trasporti con funivie,  navette, ecc.;
  • Il Programma redatto dagli organizzatori del viaggio non è contestabile dai partecipanti. Eventuali variazioni degli orari di spostamento e dei vari appuntamenti vanno presi di comune accordo tra gli organizzatori e i partecipanti.

 

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L’ Escursionista non s’adda scordà:

 

  • Scarpe da trekking;
  • Vestirsi con indumenti comodi;
  • Disporre di uno zaino da escursione;
  • Nello zaino bisogna avere a disposizione tutto l’occorrente che l’escursionista ritiene utile (felpa, giacca a vento impermeabile, copricapo, guanti, pila tascabile, bicchiere, coltello, ecc…)

 


Si invita a prendere visione del regolamento delle attività escursionistiche e a compilare il modulo “dichiarazione di liberatoria di responsabilità”

Regolamento: regolamento.pdf Liberatoria:liberatoria.pdf